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DINOSAURI

Gli studenti Serena Nioi (4BSU), Paul Mitre (2BDL), Francesco Mazzoni (1AS), Caterina Barbieri (4AS), Asia Fabbri (3CSU) ed Enrico Servadei (2AL) hanno guardato il film Dinosauri dei registi di Gianni Farina e Riccardo Calamandrei. Si tratta di un mediometraggio di circa una ventina di minuti e ambientato nei Calanchi faentini. Abbiamo deciso di vedere questo film perché ha partecipato alla realizzazione del film Serena Nioi, che quindi si è cimentata come attrice e ci ha raccontato come è stato emozionante per lei farlo. Questo film parla di due amici che decidono di fare una corsa a piedi nei Calanchi faentini: nel raggiungere questi luoghi hanno subito un imprevisto perché finiscono la benzina della macchina. Proseguono quindi a piedi e incontrano tanti personaggi: una ragazza che fa yoga, un artista che lavora la ceramica, un contadino che ha scritto una poesia sull’amore ma soprattutto i due protagonisti vengono inseguiti da un dinosauro! Il misterioso dinosauro li raggiunge proprio mentre Serena sta ballando con i suoi amici. Riusciranno i nostri protagonisti a terminare la corsa? Non vi diciamo nient’altro e vi invitiamo a vedere questo bellissimo film che a noi è piaciuto molto.


Di seguito vi risportiamo un'intervista che abbiamo fatto a Riccardo Calamandrei:


1. Qual è il significato del Dinosauro?

I significati del Dinosauro sono diversi. Andrea Zauli (lo sceneggiatore) ha introdotto il personaggio che insegue i due protagonisti per avere un punto di vista estraneo e rendere ancora più enigmatico il percorso. Il pupazzo rende misterioso il punto di vista, perché inizialmente non capisci chi sia veramente ad osservare.

Un altro significato è più legato al contesto. I calanchi sono un territorio naturale molto particolare, ci sono scorci che, ripresi dall’alto o da particolari angolazioni, ricordano luoghi o animali preistorici.

Ci potrebbe essere una chiave di lettura ulteriore: i nostri due personaggi sono dipinti con stereotipi classici, da una parte l’uomo di cultura un po' snob, dall’altra il fissato con l’esercizio fisico, e in generale anche tutti i personaggi del corto rappresentano dei cliché. Agli occhi delle nuove generazioni questi atteggiamenti possono risultare tipicamente da adulto “giurassico”, quindi mi diverte pensare che anche i nostri attori possano risultare un pò dei “dinosauri”.


2. Come mai avete pensato proprio all'ambientazione dei Calanchi?

I calanchi sono il vero protagonista del cortometraggio. Tutto il progetto nasce con l’intento di mostrare questo territorio, molto caro a noi faentini, perché rappresenta un luogo magico ad ogni ora del giorno. Matteo Zauli (Prof nel corto, e anche produttore) si era posto l’obiettivo di fare scoprire questi luoghi, famosi anche per l’argilla che si usa per le ceramiche faentine. Per cui l’intero progetto non era focalizzato alla sola realizzazione del video, ma anche all’organizzazione di una serie di eventi negli stessi luoghi in cui è stato girato il cortometraggio (trekking, letture, spettacoli di teatro, concerti) che sono diventati il primo festival dei calanchi tenutosi a settembre del 2022.


3. Ci sono molti personaggi un po' enigmatici, come la ragazza che fa yoga e la signora che aggiusta l'orologio. Cosa rappresentano?

Come anticipato, tutti i personaggi rappresentano stereotipi classici: la ragazza hippie che fa yoga, il sommelier pomposo, l’artista stravagante ecc. tutte queste figure, compresi i due protagonisti, alla fine del corto, hanno una svolta emblematica, compresa la moglie del prof che aggiusta l’orologio, ormai fermo da chissà quanto, e fa “ripartire il tempo”. Questo era l'intento iniziale del corto, far percepire il mutamento di queste figure, allontanandosi dai luoghi comuni che li contraddistinguono


4. Come vi è venuta l'idea di questo film? In quanto tempo lo avete realizzato?

Il film nasce da un’idea di Matteo Zauli e Massimo Solaroli, amici fin da ragazzi, che da sempre sognavano di scrivere e realizzare un cortometraggio. Quindi hanno ideato un soggetto con l’intento come detto di ambientarlo sui calanchi. Poi hanno chiesto ad Andrea Zauli di scrivere la sceneggiatura e a me e Gianni Farina (regista) di aiutarli a realizzarlo. Andrea ha scritto la sceneggiatura in poche settimane, poi c’è stata una fase di pre-produzione, in cui abbiamo cercato le locations giuste, gli attori (che tengo a sottolineare sono tutti attori non professionisti), oggetti di scena e costumi. Poi con Gianni abbiamo realizzato lo storyboard, che sono tavole disegnate con le inquadrature da girare. Le riprese sono durate circa una settimana, effettuate ad agosto sotto un sole cocente. Infine il montaggio, realizzato da me e Gianni, in circa un mese.


5. Ci sarà un seguito?

Con Matteo Zauli ci sono altri progetti in fase di realizzazione, e tra le altre cose si spera di produrre un altro film, che potrebbe essere anche un seguito di Dinosauri.. speriamo.


Serena Nioi (4BSU), Paul Mitre (2BDL), Francesco Mazzoni (1AS), Caterina Barbieri (4AS), Asia Fabbri (3CSU) ed Enrico Servadei (2AL)


- Serena Nioi (4BSU), Paul Mitre (2BDL), Francesco Mazzoni (1AS), Caterina Barbieri (4AS), Asia Fabbri (3CSU) ed Enrico Servadei (2AL)

 
 
 

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