top of page

SIMBOLOGIA MEDIOEVALE

Gentili lettori, in questo articolo vorrei parlarvi della simbologia medioevale. Molti di voi avranno sentito dei bestiari ovvero di compendi in cui si descrivono animali reali o immaginari con relativo disegno. Nel Medioevo esisteva un senso spiccato dell’allegoria quindi tutti gli elementi della natura avevano un significato più profondo. Molti autori fanno uso dell’allegoria, come Dante nella Commedia; quindi, il sistema culturale di questo popolo influisce sulle sue opere letterarie: per questo motivo penso sia utile approfondire la simbologia.

Una delle principali tipologie di bestiario rielabora il Phisiologus, un’opera del II secolo dopo Cristo. Il fisiologo è colui che interpreta la natura alla luce delle Sacre scritture. Altri bestiari, famosi per le loro fini decorazioni, sono Il bestiario di Aberdeen e il Liber mostrorum de diversis generis nel quale si descrivono animali fantastici.

Parlando del leone, si può dire che questo animale ha sempre affascinato l’uomo ed è presente anche nella letteratura antica: basti pensare, nell’Iliade, al passo dove Ettore viene paragonato a un leone ruggente. Il leone è simbolo di virtù positive (come forza, fierezza, nobiltà e coraggio) ma anche di qualità negative: l’apostolo Pietro, in una sua lettera, lo paragona al diavolo. Quindi, nei bestiari medioevali, il leone può essere paragonato alla superbia, come avviene nel primo canto della Commedia, oppure, come riportato nel Phisiologus, può essere paragonato a Dio. In particolare, il leone si ricollega alla resurrezione.

Il centauro è una figura mitologica greca, basti pensare al centauro Chirone, colui che ha cresciuto Achille. Tuttavia, il centauro compare anche nei bestiari medioevali come creatura dai capelli in fiamme, armato di arco e frecce, che tenta di uccidere o una colomba o un cervo: entrambi simbolo dell’anima. L’immagine del centauro si addice agli eretici e alla loro interna dissociazione che li fa considerare metà cristiani e metà pagani. Dante riprende la figura del centauro collocandola nell’Inferno: un famoso centauro della Commedia, collocato nella bolgia dei ladri, è Caco. La figura del centauro è ripresa da Machiavelli per descrivere il governatore perfetto: umano e ferino (un po’ volpe e un po’ leone, quindi capace di usare sia la forza che l’astuzia).

Il termine basilisco deriva dal greco e, letteralmente, vuol dire “piccolo re”. Secondo Plinio il Vecchio si tratta di un serpente che può uccidere con lo sguardo perché capace di incenerire o pietrificare. Altri autori che parlano del basilisco sono Isidoro di Siviglia, Beda e Alessandro Neckam. Quest’ultimo, in particolare, elabora una teoria secondo la quale non è il basilisco ad uccidere direttamente le persone ma è l’aria che questo ammorba. Il monaco Teofilo riporta in modo dettagliato come creare un basilisco. Questa creatura, che sembra invincibile, in realtà può essere sconfitta da due animali: la donnola e il gallo. La donnola, come riportato da Brunetto Latini nel libro Il tesoro, lo può azzannare al collo ma non ha la speranza di sopravvivere una volta ucciso il basilisco. Il gallo invece può uccidere il basilisco semplicemente cantando perché il suo canto gli è fatale.

Prima di vedere il punto di vista degli uomini medioevali sull’unicorno, è bene tener presente che tale animale era noto nel mondo antico. Il greco Ctesia, infatti, descrive l’unicorno come un asinello con un piccolo corno dicendo che vive in India. Nel Medioevo si distinguono diversi tipi di unicorno ma tutti questi hanno il comune di essere creature ibride con un corno molto lungo. Si pensa che il corno serva a cacciare i demoni e per questo l’unicorno è diventato un modo per rappresentare Gesù.

Detto ciò, ho terminato la carrellata di animali. Spero che l’articolo vi sia piaciuto e auguro a tutti voi di trascorrere una buona settimana.

Marco Fucci 3AC


Recent Posts

See All
INTERVISTA AD AGNESE FABBRI

La nostra curiosità ci ha spinto ad intervistare l’autrice di una raccolta di poesie che si intitola Le stagioni.. Se pensate che questa...

 
 
 
Il sogno

Il sogno è il fuoco ardente della notte; il gioco matto della mente; il sonnifero della ragione; Il mare travolto dall'emozione; il volto...

 
 
 

Comments


bottom of page