COME RAGGIUNGERE I TUOI OBIETTIVI NEL 2023
- L' eco del Liceale
- Jan 17, 2023
- 3 min read
Articolo ispirato al libro “Atomic Habits” di James Clear
E’ da pochi giorni iniziato un nuovo anno solare. In molti, spinti da entusiasmo e buoni propositi, hanno listato numerosi obiettivi per i prossimi mesi. Tra coloro che vogliono perdere peso, a quelli che vorrebbero smettere di bere o fumare, a chi desidera realizzarsi in ambito lavorativo. In qualche raro caso, individui costanti ed intraprendenti riescono a raggiungere le proprie aspirazioni, ma la maggior parte delle volte la spinta propositiva di gennaio dura appena qualche settimana.
Il sistema è più importante del risultato
Molto spesso, questo fallimento è determinato dalla tendenza umana a focalizzarsi eccessivamente sui risultati desiderati, trascurando il percorso necessario per realizzarli. Consideriamo, ad esempio, il caso in cui si voglia prendere un voto particolarmente alto in un esame, senza avere alcuna preparazione. Certo, lo studente in oggetto potrebbe passare l’intera nottata a studiare per poi realizzare un ottimo punteggio, ma le informazioni memorizzate andrebbero perse dopo alcuni giorni. Se, invece, il ragazzo si fosse dedicato fin da subito ad acquisire un metodo di studio efficace, non avrebbe avuto sicuramente problemi nel prepararsi adeguatamente.
Rivoluzionare chi siamo
Prima di stravolgere il nostro stile di vita o prendere decisioni affrettate, è necessario cambiare la nostra stessa mentalità. In questo senso, non è importante prendere il massimo dei voti ad un esame, ma diventare uno studente attento e diligente. La convinzione di essere uno studioso modello porterà il ragazzo a ripassare, esercitarsi, ripetere. Consuetudini ed identità sono quindi in costante interazione: le azioni che compiamo quotidianamente influenzano la visione che abbiamo di noi stessi, ma quest’ultima determina il nostro modo di agire.
La scienza delle abitudini
Un'abitudine è un comportamento ripetuto talmente tante volte da divenire automatico. Come scrive lo scienziato comportamentale Jason Hreha, “Le abitudini sono semplicemente soluzioni affidabili a problemi ricorrenti”. Quindi, ogni qualvolta che il nostro cervello si trova davanti ad una situazione avversa, sviluppa meccanismi in grado di trovare la più semplice via risolutiva.
Questo processo si può suddividere in quattro step principali: segnale, desiderio, risposta e ricompensa.
Il segnale è il semplice istinto primordiale che si fa largo in noi quando posti in un determinato ambiente o situazione. Ad esempio, potrebbe essere la fame improvvisa che ci colpisce quando attraversiamo l’atrio della scuola e percepiamo il profumo delle prelibatezze del bar.
Il desiderio costituisce la motivazione dietro ogni abitudine: è la nostra proiezione personale, la sensazione che ci attrae quando compiamo una decisione. Potrebbe essere il gusto dolce ed intenso di una fetta di crostata al cioccolato, oppure la morbidezza di una girella.
La risposta è la conseguenza, sotto forma di azione o di pensiero, dell’atto che noi stessi compiamo. Se positiva, questa reazione genera una ricompensa in grado di soddisfare il nostro scopo: la sensazione di appagamento dopo uno spuntino succulento.
Se ben costruita, un’abitudine si compone di questi quattro passaggi in un ciclo continuo. Infatti, il desiderio della ricompensa ci porta ad agire più e più volte.
Quattro regole fondamentali
Riferendosi ai quattro step consuetudinari, possiamo stabilire una maniera efficace per acquisire nuove abitudini.
1. Renderle ovvie. E’ necessario definire una routine, un ordine, un tempo e luogo nei quali vogliamo svolgere le nostre azioni, al fine di renderle costanti. Se volessimo, ad esempio, iniziare ad andare in palestra, scegliere un orario ed un luogo risulta fondamentale per allenarsi con regolarità.
2. Renderla invitante. Per sviluppare una routine efficace è necessario renderla soddisfacente, desiderabile. Se volessimo quindi completare un lavoro estremamente difficile, potremmo permetterci una ricompensa successiva, come un gelato o un'uscita con gli amici, accoppiando qualcosa che desideriamo fare con una scadenza necessaria.
3. Renderla facile. Affinché un’abitudine possa essere costante, dobbiamo ridurre le difficoltà che incontriamo, ottimizzando quelle piccole scelte che la renderanno semplice. Questo è lo stesso motivo per cui molti preferiscono la macchina alla bici, o ai mezzi pubblici: è la via più semplice per spostarsi, anche se non è la più sostenibile.
4. Renderla soddisfacente. Magari attraverso piccoli premi o ricompense, oppure trovando un sistema per tracciare i nostri progressi.
Ilaria Salucci 3ASA
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