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Danni Collaterali

Updated: Dec 31, 2022

L'invasione dell’Ucraina è iniziata alle 4 del mattino (ore italiane) il 24 febbraio. Una guerra che -come tutte le guerre- sta causando morti e distruzione, in cui sono innumerevoli i casi di attacchi ad obiettivi civili. Un esempio è l’attacco aereo avvenuto giovedì 3 marzo alle 12.15 nella città di Chernihiv, situata a nord-ovest da Kyiv. L'attacco ha provocato la morte di 47 civili. Nel raid sono state utilizzate le bombe “stupide” (sono quegli ordigni che non hanno un sistema di guida e che sfruttano la forza di gravità per colpire il bersaglio) con l'obiettivo (secondo gli U.S.A) di creare terrore e demoralizzare la popolazione civile e le truppe Ucraine, che a differenza dei pronostici sta resistendo a delle forze militari nettamente superiori, soprattutto grazie agli armamenti che l'occidente sta dando al paese. L’Italia in seguito al via libera del Parlamento consegnerà (con l’aiuto logistico della NATO) alle forze Ucraine vari armamenti difensivi: mortai che sono ritenuti utili per i combattimenti contro persone e mezzi leggeri, lanciatori Stinger che sono dei missili terra-aria con testata a ricerca di calore che riescono ad abbattere sia elicotteri sia aerei. Oltre agli armamenti l’Italia invierà dispositivi di protezione individuale (come elmetti e giubbotti antiproiettili) e delle razioni K (sono delle razioni giornaliere a lunga conservazione). Verranno anche date le radio che permettono alle forze ucraine di mantenere le comunicazioni, questione di grande importanza nelle strategie delle guerre moderne.


<<Le vittime di una guerra, qualsiasi guerra, sono sempre i civili, che non hanno colpe.>> Come le guerre che ha visto Gino Strada, la guerra in Ucraina è una guerra in cui i civili sono le vittime maggiori. Secondo il bilancio dell’Onu, i casi confermati di uccisione di civili sono 902, il numero di feriti si aggira intorno a 1459 persone (I dati sono in continuo aggiornamento). Il numero di rifugiati ucraini ha superato la soglia dei 3 milioni di persone. Secondo L’ISPI si tratta della crisi umanitaria più grande dal dopoguerra che sta affrontando l’Europa, più grande della Guerra dei Balcani del 1991-1995 che provocò un milione di profughi. Anche se dal 2011 la Turchia ha “accolto” oltre 4 milioni di profughi, secondo gli esperti il numero potrebbe essere superato dai profughi ucraini che si trovano in maggioranza in Polonia, che per via delle sue politiche antimigrazione si vede sprovvista di infrastrutture dedicate all’accoglienza dei profughi.

L'Ue ha deciso all'unanimità di istituire un meccanismo di protezione temporanea per i profughi provenienti dall’Ucraina. Permette ai profughi di soggiornare, lavorare, ricevere istruzione e assistenza sanitaria in tutto il territorio dell’Unione Europea, senza richiedere l’asilo politico; questo è previsto da una direttiva del 2001, che fino ad oggi non è mai stata messa in campo, neanche durante le “crisi migratorie” che abbiamo osservato dopo la caduta di Kabul (Afganistan, 30 agosto 2021).

Gli Occhi della Guerra

Marina 37 anni, Victoria 35 anni e Natalia 45 anni sono tre sorelle scappate da Dnipro, capoluogo dell’Oblast (Regione) di Dnipropetrovs'k nell’Ucraina orientale. Mi hanno gentilmente concesso un’intervista sulla situazione in Ucraina che le ha viste coinvolte in prima persona.

In Ucraina si parlava della possibilità di una invasione?

No, gli unici che ne parlavano erano gli Stati Uniti che mandavano notizie sul fatto che l'Ucraina sarebbe stata sotto attacco. Era l’unica notizia di quel tipo, i telegiornali nazionali non ne parlavano. Gli unici erano gli Stati Uniti che ne parlavano molto chiaramente. E poi nessuno credeva che la Russia avrebbe attaccato, perché è stupido attaccare un paese che ha delle grandi centrali nucleari, con il rischio che queste vengono colpite e si provochi un disastro peggiore di Černobyl.

Quando avete saputo che l'invasione era iniziata, quale è stato il sentimento che avete provato?

Insicurezza, paura e confusione...

Sperate in un intervento dell'Occidente?

No… Non ci speriamo.

Cosa ne pensate della No-Fly-Zone che Zelensky sta chiedendo all’Occidente?

Se chiudessero il cielo sarebbe davvero l’inizio della terza guerra mondiale. Non vogliamo che la guerra si espanda in tutto il mondo...

Riuscite a comunicare con i parenti ?

Sempre, ogni sera, ogni giorno, ogni mattina. Facciamo delle chiamate con i nostri genitori e con i nostri mariti.

Secondo voi come si concluderà questa guerra?

Abbiamo un pensiero positivo. Siamo molto fiduciose che questa guerra finirà con la Crimea e il Donbass di nuovo territorio Ucraino e quando essa si concluderà torneremo a casa. Vogliamo ringraziare l’Italia che ci ha accolte, ma vogliamo tornare a casa nostra, alla nostra vita.

Provate compassione per i soldati Russi poco più che ventenni che sono costretti a combattere ?

Proviamo compassione per le loro madri che non sanno niente dei figli, che sono andati al fronte in una terra straniera, e che un giorno li rivedranno nei sacchi da cadavere.

Odiate il popolo Russo?

Il popolo russo è diviso. C’è chi è contro questa guerra, che scende in piazza, questi non li odiamo. Noi sentiamo rabbia nei confronti di chi dice di sì a questa aggressione da parte di Putin e dei suoi oligarchi. Noi odiamo questa parte, noi proviamo rabbia per questa parte del popolo russo, ma non per tutto il popolo russo.

Secondo voi perché un paese come la Polonia che ha una politica anti-immigrazione è il paese che sta accogliendo più profughi ucraini (il 68%)?

Sinceramente ci chiediamo come possa essere la Polonia anti-immigrazione, visto che sono stati i primi che ci hanno aiutato, c'erano le persone che ci accoglievano con le braccia aperte per darci tutto l’aiuto possibile.

Dall’inverno 2021, sono numerosi i profughi Afgani che si trovano in un limbo infernale tra la Polonia e la Bielorussia. La Polonia non apre le porte, anzi mette più filo spinato. Secondo voi perché questo trattamento è cambiato per i profughi ucraini ?

Qui entra in gioco l'umanità -risposta della Marina.

E’ più che altro un gesto politico - Secondo la Victoria.

In Italia c'è un grande movimento pacifista, che sostiene che dare le armi all'Ucraina non è un modo per risolvere questo conflitto, e lo strumento migliore sarebbe la diplomazia. Secondo voi si potrebbe arrivare a una soluzione diplomatica con Putin?

Ma la diplomazia sta lavorando? Zelesnky non cederà mai il Donbass e la Crimea, anche se gliele cedessero, Putin vorrebbe di più, non si sazierà mai.

Secondo voi l'Occidente sta dando abbastanza aiuti militari?

Gli armamenti non bastano, i nostri mariti stanno facendo una grande fatica a resistere.

Le persone di diversi strati sociali si sono unite con un'unica meta in comune, difendere il paese.

Concludo questo articolo citando Gino Strada, chirurgo di guerra e fondatore di Emergency.

<<È trovandoci di fronte ogni giorno la sofferenza di altri esseri umani, che abbiamo iniziato a maturare l’idea di una comunità in cui i rapporti siano fondati sulla solidarietà e il rispetto. Una società che faccia a meno della guerra. Per sempre>>

Gino Strada

Ciro Tejcek 3^Asu

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