Elena Carlini
- L' eco del Liceale
- Apr 26, 2022
- 3 min read
Updated: Dec 31, 2022
Elena Carlini studia fin da piccolissima danza classica nella scuola “Musikè” di Bologna e poi nella scuola diretta da Margherita Lauro. Successivamente studia a Ravenna alla “Deha Ballet” diretta da Steve La Chance dove segue lezioni di ogni disciplina. Nel 2012 si diploma presso la “Berstein School of Musical Theatre” di Bologna e nello stesso anno si trasferisce a New York per studiare danza nelle scuole “Martha Graham of Contemporary Dance School”, “Alvin Alley American Dance Theatre” e musical alla “Broadway Dance Academy” e successivamente svolge diversi spettacoli per la compagnia GRAHAM2 in numerosi teatri statunitensi. E’ insegnante certificata di danza contemporanea e classica presso A.S.C. Danza Sport e Formazione e dal 2016 è presidente e insegnante di danza e musical della scuola “Incontroll’arte” ASD, attiva nel territorio di Argenta. Ha lavorato inoltre come ballerina, cantante e attrice con diverse compagnie, quali “Le Delizie Armoniche”, “Compagnia Novecento” e “La Belle Epoque”. Dal 2018 frequenta la biennale di specializzazione in musicoterapia presso il Conservatorio Frescobaldi di Ferrara e presso “Azienda Ospedaliero-Universitaria Ferrara” di Cona. Nel 2012 inizia a collaborare con FANTATEATRO in veste di ballerina e attrice e dal 2019 anche come insegnante di modern, classico e contemporaneo presso la FANTA DANCE ACADEMY. Si aggiunge quindi una laurea triennale in canto jazz al conservatorio Frescobaldi di Ferrara.
INTERVISTA:
Quando e perché hai deciso di intraprendere questa carriera?
Ho iniziato a praticare danza a tre anni e già a cinque ero abbastanza sicura che nella vita avrei voluto fare la performer.
La tua famiglia ti ha influenzata in qualche modo?
Assolutamente sì!
Essendo mia madre una cantante lirica, da piccola la vedevo sempre con questi bellissimi costumi, circondata da ballerine, ed è lì che ho capito cosa avrei voluto fare nella vita.
Ci parli del tuo percorso di studi a New York?
Dopo essermi diplomata in accademia, sono stata presa nella scuola di Martha Graham di New York, sono quindi partita per gli stati uniti, dove sono stata per due anni, continuando inoltre a studiare musical. Lì, inoltre, ho avuto l’opportunità di misurarmi con diversi attori e registi e di fare anche spettacoli professionali.
Preferisci insegnare o performare?
Non ti so dare veramente una risposta, in quanto sono due universi distinti. Il palcoscenico è la mia casa e non ne posso fare a meno, ma, allo stesso tempo, non posso fare a meno di trasmettere quello che mi è stato dato ai miei allievi.
Cos’e’ per te un musical?
Il musical per me è uno spettacolo completo nel quale si uniscono tre bellissime discipline quali la recitazione, il canto e la danza.
Quale tra queste tre discipline è la più importante?
Sicuramente la recitazione. Dove essa non arriva, allora subentra il canto e, se anche questo non basta, allora subentra la danza.
Cos’e’ la dizione?
La dizione, terrore di tutti gli studenti di recitazione, è il modo corretto di pronunciare le parole seguendo la giusta accentazione. Per esempio: non béne ma bène; non perchè ma perché e così via.
Quanto è importante la dizione?
In uno spettacolo, la dizione è fondamentale, mentre nella vita di tutti i giorni, io consiglio di dare maggiore importanza ad avere una corretta articolazione piuttosto che una dizione impeccabile. Ovviamente, se si è degli attori, portare la dizione nella vita quotidiana, aiuta a mantenerla in scena.
Quali sono il tuo musical preferito e quello che odi di più?
Il mio musical preferito è Chicago, non saprei dire invece il nome di un musical che odio perché non si può odiare un musical; forse però, ti direi Grease perché gli italiani sembrano conoscere l’esistenza solo di quello.
Cosa ne pensi del musical Notre Dame De Paris?
È un musical veramente esemplare e consiglio a chiunque ne abbia la possibilità di andarlo a vedere.
Cos’e’ Incontroll’arte?
Incontroll’arte è un sogno. Il mio sogno. E’ una scuola nata nel 2016 dalla mia esigenza di trasmettere e tramandare quel che ho imparato. Abbiamo allievi di tutte le età, dai tre ai novant’anni proprio perché il teatro è per tutti. Ci sono io, che mi occupo delle coreografie, c’è Roberto Giovenco, che si occupa della recitazione e della regia dei nostri spettacoli, e Sandra Mongardi, che insegna canto. Oltre al saggio, i nostri allievi hanno la possibilità di esibirsi in spettacoli professionali con noi insegnanti.
Lascia un messaggio ai nostri lettori.
Prendete sempre le critiche in modo costruttivo, studiate tanto e cercate di andare sempre oltre i vostri limiti.
Vorrei inoltre sottolineare l’importanza di inserir il teatro nelle scuole perché i ragazzi hanno bisogno di capire come comunicare per affrontare il mondo di domani.
DOMANDE DA PARTE DEGLI STUDENTI
Sarebbe tardi per iniziare danza classica a 17 anni?
Assolutamente no, iscriviti subito, domani, hai aspettato fin troppo, non è mai troppo tardi per iniziare. Sicuramente se stai pensando a una carriera in questo settore, forse è un po’ tardi ma nulla è impossibile!
Come affronti l’ansia da palcoscenico?
L’ansia da palcoscenico è una cosa importantissima, ce l’hanno tutti e menomale che esiste! Personalmente, mi prendo una decina di minuti per concentrarmi sulla respirazione, questo mi aiuta molto.
LAPIO GIOVANNI NICON – 2AG
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