La “Tecnica dell’Inesistenza”/Giovani talenti?/Autore liceale
- L' eco del Liceale
- Jan 25, 2022
- 3 min read
Updated: Dec 30, 2022
“Intenso, avvincente e fantastico”, è così che Matteo Pompignoli descrive il suo nuovo libro “la Tecnica dell’Inesistenza” nell’intervista fatta da alcuni membri del giornale scolastico.
Matteo Pompignoli è un normale ragazzo del liceo esattamente come noi, e frequenta la classe 4Cs che ha dato vita alla sua fantasia e ai suoi sogni pubblicando a soli diciassette anni “Tecnica dell’Inesistenza”, un libro fantasy di 194 pagine, che ha come protagonisti due simpatici ragazzi, Michele e Giulia, che tra amore e mistero daranno se stessi per salvare il mondo.
E’ un libro diretto a chiunque voglia immergersi in una storia che lo porti lontano dalla realtà.
1)Perché dovremmo leggere il suo libro?
“Personalmente ne consiglio la lettura, dato che quella che propongo è una storia che, pur essendo fantasiosa, ha delle basi che possono appartenere al mondo reale, e che possono anche portare in una dimensione nuova, da scoprire, nel quale ritrovare la propria serenità.”
2)Da dove ha tratto ispirazione?
“Per la tecnica dell’inesistenza, non come libro ma come concetto, ho preso ispirazione dal paradosso del gatto di Schrödinger, cioè dal famoso esperimento mentale attraverso cui si ipotizzò uno stato di indeterminazione in cui un soggetto può trovarsi. Infatti, così come il gatto di Schrödinger è sia vivo che morto, anche nel romanzo persiste questa contrapposizione tra esistenza e inesistenza.”
3)Quali sono i suoi libri e autori preferiti?
“Ogni libro di Dan Brown mi ha colpito e cambiato in modo trascendente, ogni libro che riesce a farti vivere un avventura è per me sensazionale"
4)Ha intenzione di scrivere un nuovo libro?
“Per ora sto aspettando di avere l’ispirazione; piuttosto che scrivere un nuovo romanzo in poco tempo, ma il mio intento è quello di scrivere un romanzo che sia valido.”
5)Cosa l’ha spinta a pubblicare?
“Inizialmente il romanzo non doveva essere pubblicato, era qualcosa che avevo scritto per svago e un semplice modo di concretizzare quella che di fatto era solo un’idea. È stata infatti proprio la mia fidanzata, una volta terminato il libro, a propormi la pubblicazione, iscrivendomi a un concorso indetto da una casa editrice. Il libro poi, con mia grande gioia, è stato selezionato e il resto è storia.”
6)Quando ha scritto il libro?
“Il libro è stato scritto nel 2020, indicativamente tra febbraio e ottobre, ed è stato pubblicato a fine agosto 2021.”
7)E quando è nata l’idea?
“Per quanto concerne la tecnica dell’inesistenza, questa è nata come idea nel 2019, 3 anni fa, tra i banchi di scuola, da uno scherzo nato tra me e una mia amica. Invece, l’idea riguardante la trama del romanzo è nata pressoché a inizio febbraio 2019.”
8)”Anche se non esiste, può sempre essere reale”, crede nell’esistenza di più realtà?, in qualcosa di più?
“Certo, tutto il piano dell’inesistenza è ciò che a primo impatto sembrerebbe non reale perché non esiste, quindi non lo vedi, non lo senti, e si può pensare che appunto non esista, ed è vero che non esiste ma esattamente come dice la frase “Pur non esistendo è reale”. Magari non esiste per noi, o non esiste quasi per nessuno, però esiste per qualcuno o per qualcosa, dunque l'esistenza è relativa.
9)Scrivere il suo libro l’ha aiutata nella vita di ogni giorno?
Già trascorrere del tempo cercando di passare dal pensiero allo scritto è stato terapeutico, meglio ancora la pubblicazione che oltre alla soddisfazione, essa diventa un lavoro ulteriore perché ho dovuto scriverlo in maniera che possa essere capito da tutti e ho dovuto correggere ogni mio errore, è stato quasi come mettersi davanti a me stesso.
10)Parlando del dualismo, ancora una volta nel libro viene proposta questa versione della visione dualistica, inesistenziale e immaginaria, secondo lei questa visione è applicabile anche alla realtà? Ad esempio esistono il bene e il male come valori contrapposti, come esistere e non esistere e se sì, è una guerra tra i due o un equilibrio complementare? O esistono delle sfumature come ne “La Tecnica dell’Inesistenza”?
“Allora, la contrapposizione più evidente del libro, tolta quella dell’esistenza, è quella tra “ciano” e “magenta”, che sfocia in uno scontro che serve a mostrare come gli opposti tendano ad andare l’uno contro l’altro, quasi come a combattere per mostrarsi superiori, ma chi non fa parte nè dell’uno nè dell’altro riesce a vedere che in realtà entrambi sono fondamentali, e pur essendo contrari hanno un rapporto simbiotico, infatti non esisterebbe l’uno senza l’altro, senza rapporti di superiorità.
Serena Tabanelli 4Bs, Nicole Dall’Aglio 4CSU

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